Il NARGHILE' proviene dall'Egitto dove era composto inizialmente da una noce di cocco con delle canne di bambù come tubi rotondi. In questo stesso paese le classi meno abbienti tendevano a usare, specie in passato, un contenitore d'acqua più panciuto, chiamato goza ("noce" in arabo egiziano) che aveva una piccola pipa che veniva fissata all'imboccatura del vaso. La maggior flessibilità del narghilè ne ha decretato però il successo e la più ampia diffusione. Come in India, un termine usato in Egitto è anche hoqqa (lett. "vaso") o hooka, mentre in Afghanistan si usa cilim e in Iran qalyan. In questi paesi fumare con il narghilè è un rito comune a molte persone e che simboleggia unione, amicizia e fratellanza.
(Da Wikipedia)
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Tabacchi e pipe
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Trattiamo tabacchi per pipe SKANDINAVIK e per Narghilè mc BAREN, oltrei ai trinciati per sigarette.
FORSE NON TUTTI SANNO CHE…
Che lo si acquisti in scatola, che lo si acquisti in busta, il tabacco – una volta aperta la confezione – tende ad asciugarsi.
Se non si e’ grandi fumatori, in altre parole se non si consumano cinquanta grammi di tabacco in un paio di giorni, occorre allora conservare il tabacco in un vaso dotato di coperchio ermetico e di pareti scure.
Per piccole quantità di tabacco, equivalenti al fabbisogno di un paio di giorni, possono essere sufficienti le buste. Che siano in costosa pelle o in vinile, che abbiano la cerniera o il velcro vanno bene tutte purchè il tabacco ci dimori poco. Se il tabacco deve restare nella busta per un periodo troppo lungo, ricordate di mantenerne l’umidità usando gli umidificatori. Questo nome impegnativo in realtà identifica delle spugnette che cedono gradualmente l’acqua di cui sono state inizialmente imbevute. Rimedio molto valido e altrettanto economico.
